Salvato Giovane Down

Dr. Iacopo Meneghetti Urologo
Ospedale Apuane: Giovane down salvato a Massa A Empoli non l’hanno voluto. La felicità della mamma.

Non è frequente sentire al telefono qualcuno felice come Patrizia Polito, la mamma di Thomas, il ragazzo di 23 anni operato ieri mattina al Noa. Al pomeriggio stava già tornando a casa, a Vinci, non lontano da Empoli, dove l’aspettavano i tre fratelli di Thomas, pronti a festeggiare il ritorno a casa di un ragazzo down ma, come dice la mamma "con una forza, una voglia di vivere che tanti che si lamentano per nulla dovrebbero avere". Al Nuovo ospedale delle Apuane è stato fatto un bel lavoro, che ha risolto in meno di due ore un grosso problema di stenosi all’uretra. Per capirci; il “canale“ che permette di urinare si era ridotto, come spessore, ai minimi termini. E questo causava problemi alla zona retrostante, ovvero al rene, che si stava gonfiando. Ma perchè in altri ospedali toscani non hanno voluto fare l’intervento? "Secondo loro il rischio era troppo alto – spiega la mamma - con l’anestesia poteva esserci un blocco cardiaco. Lui è un ragazzo down e ha una patologia cardiaca congenita. In passato è stato operato al cuore ed è finito in rianimazione. Per questo ad Empoli non se la sono sentita. Per 12 mesi abbiamo cercato qualche ospedale in zona in grado di fare l’intervento. Per fortuna la dottoressa che lo segue come cardiologa quando ha saputo dei nostri problemi ci ha aiutato. Ha fatto un giro di telefonate e ha detto che Thomas poteva essere operato sia alla Fondazione Monasterio a Massa sia al Nuovo ospedale delle Apuane. Ci sarebbe stata una collaborazione tra i medici delle due strutture. E quella che serviva era propria la collaborazione tra figure professionali. A Massa c’è stata".

Il medico che ha fatto da “cerniera“ è stata la dottoressa cardiologa Alessia Lunardini (dell’Opa) che ha seguito il paziente nel preoperatorio e gli ha fatto l’ecocardio. L’anestesista del Noa è stato Andrea Vignali mentre ad operare sono stati Iacopo Meneghetti e Luca Lorenzi. E’ grazie alla collaborazione tra questi medici se ieri sera Thomas era già a casa, con qualche dolore ma felice. "Il ragazzo quasi non riusciva più ad urinare – racconta Andrea Vignali - . Il canale era diventato piccolo. Lui è cardiopatico ed è già stato operato per una malformazione cardiaca collegata alla sindrome down. Era finito in rianimazione. La sinergia tra Opa e Noa ci ha permesso di lavorare al meglio. L’intervento al Noa è iniziato alle 9 ed è finito alle 10,30". Particolare importante. Se l’intervento ha avuto successo è stato merito di tutta l’equipe: dal chirurgo Iacopo Meneghetti agli anestesisti Andrea Vignali e Serena Paolini senza contare le infermiere Elisabetta Scancella, Elena Pucciarelli ed Annalisa Corsini. E le ultime tre sono state le prime a festeggiare il successo con Thomas. Una bella storia a lieto fine.

Fonte: lanazione.it